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/0 Commenti/in Altri sport /da RedazioneIn bici lassù ‘Dove osano le aquile’
/0 Commenti/in Altri sport /da RedazioneCAMPLI – Sport, turismo, enogastronomia. Sono gli ingredienti giusti per esaltare le caratteristiche del territorio della provincia di Teramo, nello specifico l’area camplese. Saranno, infatti, le rampe che conducono ad Acquachiara (m. 1.124), località di Monte Tre Croci, ad ospitare la nona edizione della manifestazione cicloturistica ‘Dove osano le aquile’, organizzata dall’associazione Ruota Libera Veloteam Teramo.
Sabato 2 giugno gli amanti delle due ruote seguiranno un percorso da compiere insieme prima di darsi battaglia in salita, con ritrovo in frazione Traversa di Campli, alle 7.30. Gli oltre cento partecipanti affronteranno una prima parte dell’itinerario ad andatura controllata, con passaggi a Teramo e a Torricella Sicura, mentre nella parte conclusiva affronteranno la classica cronoscalata. La seconda fase è quella più spettacolare, con l’attacco all’ascesa del ‘piccolo Stelvio’: la salita del Monte Tre Croci, lunga nove chilometri, presenta il tratto più impegnativo, di circa due chilometri, tra il bivio di Battaglia e Roiano; segue un tratto finale notevolmente panoramico. Nel 2011 si è imposto Ernesto Mancini della società Morlacchi, con un tempo di 27 minuti e 36 secondi. Al termine della parte sportiva, è previsto un pasta-party in ristorante (al ‘Ristorantino del nonno’, località Traversa di Campli), per accogliere i partecipanti e far loro degustare l’enogastronomia farnesiana. Ogni altra notizia sulla manifestazione è disponibile all’indirizzo http://xoomer.virgilio.it/ruotalibera.
Tra le finalità degli organizzatori c’è anche la promozione turistica del territorio all’ombra dei Monti Gemelli. Un territorio dalla storia millenaria (come testimoniato dalla necropoli di Campovalano), luoghi che richiamano alla mente antiche battaglie e storie di briganti, ma che offrono ai visitatori anche sinuosi paesaggi, antichi borghi, mistici conventi e una gustosa enogastronomia. Quale modo migliore per godere di questi scenari se non con esempi di turismo dinamico? L’Abruzzo si presta perfettamente a questa forma di accoglienza che in Europa, entro il 2020, genererà un’economia di ben 21,5 miliardi di euro (si parla solo di cicloturismo). Turismo sportivo, religioso e culturale sono i tre filoni più richiesti del settore. Il territorio teramano è in grado di soddisfarli tutti se messi a sistema e presentati sotto forma di itinerari e pacchetti. È necessario, quindi, valorizzare i percorsi esistenti, collocando un’opportuna tabellonistica, pubblicando guide turistiche e siti web, organizzando pacchetti turistici integrati con affitto e trasporto bici, pernottamento e accompagnamento. In attesa che tutto ciò diventi realtà, per un vero e duraturo rilancio dell’economia locale, non resta che montare in sella e salire in alto, fin dove osano le aquile.
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