bandiera olandese

Bandiera Paesi Bassi: significato e colori

Ecco com’è fatta la bandiera dei Paesi Bassi, la storia e i colori della bandiera olandese

Il tricolore orizzontale a bande rosse, bianche e blu è la bandiera dei Paesi Bassi, una delle più riconoscibili al mondo e tra le più antiche d’Europa. La sua origine ha radici profonde che affondano nella figura di Guglielmo I d’Orange nel XVI secolo, all’inizio della guerra d’indipendenza del paese. Ripercorriamo le varie fasi di una lunga storia tortuosa, per capire il significato e i colori di questa famosa bandiera, che ha seguito parallelamente l’evoluzione della nazione che conosciamo oggi.

 

Com’è fatta la bandiera dei Paesi Bassi

La bandiera dei Paesi Bassi è un tricolore composto da delle bande orizzontali rosse, bianche e blu, in ordine rispettivamente dall’alto verso il basso. Una bandiera che condivide gli stessi colori del tricolore francese.

 

Bandiera dei Paesi Bassi: significato, colori e simbologia

La bandiera dei Paesi Bassi è un simbolo di libertà poiché nata agli inizi della guerra per l’indipendenza del paese. I suoi colori, il rosso, Il bianco e il blu simboleggiano la Casa d’Orange-Nassau, la famiglia reale dei Paesi Bassi. Originariamente il rosso della bandiera era arancione, gradualmente cambiò nel tempo.

mappa olanda con colori nazionali

 

Storia della bandiera olandese

La bandiera dei Paesi Bassi per come la conosciamo nacque nel XVI secolo, quando le province olandesi, sotto il dominio spagnolo, si ribellarono a Filippo II di Spagna iniziando, nel 1568, la guerra d’indipendenza denominata Guerra degli Ottant’anni. A guidare la rivolta il Principe Guglielmo I d’Orange, che nel 1574 utilizzò per la prima volta la Prinsenvlag, ovvero: Bandiera del Principe, composta da tre bande orizzontali con i colori dello stemma del Principato d’Orange, arancione, bianco e blu.

Dopo il 1630, l’arancio della bandiera cambiò in rosso diventando intorno al 1648, al termine del conflitto, quella contemporanea.  Ciò non impedì al vessillo con il colore originale di esistere e coesistere con la sua nuova versione.

Nel 1795 i Paesi Bassi caddero nuovamente sotto un dominio straniero, questa volta per mano della Francia di Napoleone Bonaparte che costituì la giacobina Repubblica di Batava. In questo nuovo regime fu vietato l’utilizzo del nome Prinsenvlag e il colore arancione del vessillo fu sostituito ufficialmente con il rosso.

Questo per affermare che il paese non apparteneva più alla dinastia Orange, e perché il rosso richiamava direttamente il tricolore francese. Inoltre, nel 1796 alla banda rossa, nell’angolo superiore sinistro, fu aggiunta la figura di una fanciulla e un leone ai suoi piedi, tenendo in una mano uno scudo con dei fasci romani e nell’altra una lancia.

Questa nuova bandiera ebbe vita breve come quella della Repubblica Batava per la quale fu creata, grazie a Luigi Bonaparte, eletto dal fratello imperatore, re d’Olanda. Il nuovo sovrano, infatti intendeva compiacere il popolo perseguendo una politica puramente olandese, rispettando sentimenti e valori nazionali, per questo rimosse la fanciulla della libertà ripristinando il classico tricolore.

Nel 1813 i Paesi Bassi, con il Congresso di Vienna, riacquistarono l’indipendenza e il Principe d’Orange ritornò in patria dall’Inghilterra dove era in esilio. Conseguentemente i due tricolori gemelli, l’aranciobiancoblu e il rossobiancoblu riapparirono tra la popolazione, e ripresero a sventolare orgogliosamente. Ma quale delle due dovesse essere la bandiera nazionale rimase in sospeso.

Con la Restaurazione fu costituito il Regno Unito dei Paesi Bassi, e il re Guglielmo I optò per la versione con la banda rossa, alla quale era affiancato un pennone arancione, una bandiera stretta e lunga, con l’aggiunta dello stemma reale al centro sulla banda bianca. Nello stesso periodo risale l’uso, per volontà popolare, di affiancare uno stendardo arancione assieme alla bandiera nazionale, un segno della ritrovata alleanza tra il popolo e gli Orange.

Durante gli anni Trenta del 1900, il partito nazionalsocialista olandese, il Natioonal- Socialistische-Beweging, adottò la Prinsenvlag come proprio simbolo. In risposta a ciò, il 19 febbraio 1937, la regina Guglielmina con un decreto reale stabilì, che la bandiera definitiva e ufficiale dei Paesi Bassi, fosse composta dai colori rosso vermiglio, bianco e blu cobalto. Oggi la Prinsenvlag è utilizzata sporadicamente a mero scopo politico, da gruppi di estrema destra olandesi e fiamminghi.

mani e bandierine olandesi

Alcune curiosità sulla bandiera dei Paesi Bassi

Una prima bandiera primordiale già esisteva nel XV secolo con i Signori di Borgogna, storica e antica famiglia nobile francese, che dominava sui territori degli attuali Paesi Bassi. Questo vessillo raffigurava lo stemma della casata, una Decusse o croce di Borgogna, formata da uno sfondo bianco e una croce rossa, rappresentante due ramoscelli di alloro infuocati. Successivamente questo simbolo rimase in uso anche quando il paese passò sotto il potere della Casa d’Asburgo.

Il motivo del cambio cromatico della bandiera dei Paesi Bassi è ancora incerto, ma molto probabilmente non fu una scelta politica ma pratica, poiché il colore rosso aveva una maggiore visibilità in mare rispetto all’arancione, che tendeva a scolorire facilmente a contatto con la salsedine.

Ad oggi il colore arancione, pur non essendo nella bandiera ufficiale, è comunque il simbolo dei Paesi Bassi, che ha dato il via al processo d’indipendenza del paese. Per questo è utilizzato in numerose divise delle nazionali sportive e anche dai suoi tifosi. Nel 1593, oltre le due bandiere gemelle, venne introdotta una terza bandiera ufficiale, quella degli Stati Generali Olandesi. Un corpo supremo della Repubblica delle Sette Provincie Unite, l’antenata degli odierni Paesi Bassi, nata dopo la fine della guerra con la Spagna.

Originariamente consisteva in un leone rosso su uno sfondo dorato, lo stemma della Contea d’Olanda, una signoria storica di epoca medievale. Più tardi invertirono i colori con il leone dorato su sfondo rosso. Questa terza bandiera, tuttavia, non costituiva una contraddizione con la Prinsenvlag e la sua gemella rossa anzi, in dipinti dell’epoca si vedono sventolare entrambe armoniosamente l’una a fianco all’altra, simboleggiando i due centri del potere di governo del paese.

 

I Paesi Bassi e la sua bandiera: uno stretto legame

 La bandiera dei Paesi Bassi, come già detto, è un simbolo d’indipendenza, nata quasi 500 anni fa. Una storia d’amore iniziata in guerra, quella che lega il popolo alla dinastia Orange e quindi al proprio vessillo. Un rapporto tra alti e bassi, modifiche, divieti e reintegrazioni, un percorso faticoso e avvincente che ha attraversato i secoli, sino ad arrivare al tricolore odierno che tutti conosciamo.

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